Descrizione
Sintetizzare l’opera di Basaglia alla sola chiusura dei manicomi, chiusura sancita con la legge 180, vorrebbe dire ridurre notevolmente la riflessione poiché sono state, invece, le sue battaglie politiche – contro le istituzioni –, filosofiche, sociali e morali sulla diversità e la malattia mentale ad offrire alla pedagogia quella dimensione teorica necessaria per scandagliare nel profondo le problematiche questioni della differenza e della marginalità. In tale senso, nell’ottica basagliana, la persona che soffre deve essere trattata e accolta come una persona in crisi, una crisi esistenziale, sociale, familiare che deve essere combattuta non solo con i farmaci ma anche e soprattutto valorizzando la qualità dei rapporti umani. Dalle considerazioni e dalle battaglie politiche di Franco Basaglia, alla speculazione filosofica di Binswanger, fino alle attuali prospettive pedagogiche che vedono nella formazione della persona e nelle sue dimensioni quali la cura, l’intenzionalità, la progettualità, l’intersoggettività, la differenza, la soggettività che viene fuori è quella di un soggetto che diventa persona percorrendo il viaggio dell’esistenza consapevole delle sue ombre, dei suoi vuoti di coscienza, che si mostra nel suo essere corpo e mente, affetti, emozioni esposto anche al rischio di perdersi nell’alienazione e nella malattia mentale.