Descrizione
Il Novecento è alle spalle e non sono ancora sciolti i molti nodi travagliati e drammatici che ha lasciato in eredità al nuovo millennio. Ma insieme ai molti problemi e alle immani tragedie, quel secolo è stato attraversato da figure grandi e da grandi testimoni. Testimoni della ragione e della fede, della libertà e dell’impegno sociale e civile. Testimoni a cui è lecito e doveroso guardare con spirito di ammirazione e di rinnovato stupore. Fra questi si è voluto qui ricordare Bonhoeffer, un teologo, un pastore, un maestro di libertà culturale ed etico-politica la cui fine tragica ha suggellato una vita costellata di impegno e di ricerca, di insegnamento e di ascolto della parola. Della parola dell’uomo e della parola di Dio. E la fedeltà alla parola non gli ha consentito di sottrarsi ad un esito tragico che lo ha visto vittima della perversione inesorabile e distruttiva della corrupta ratio. Perciò si è voluto sottolineare l’aspetto testimoniale e profondamente umano della sua figura e si è messa in evidenza la centralità del concetto di responsabilità. Come pure, si è illuminato un ultimo esempio di quella preziosa parresia che la tradizione cristiana ha ereditato dalla cultura greca e dalla lucidità forte e disincantata dello schiavo liberato Epitteto.