Cosa primaria è che l’educabilità la si percepisca e la si valuti come realtà presente nel soggetto che la indaga, presente in lui e in ogni soggetto umano, pertanto attingibile in ogni relazione davvero umana.
A cura di: Edda Ducci
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Cosa primaria è che l’educabilità la si percepisca e la si valuti come realtà presente nel soggetto che la indaga, presente in lui e in ogni soggetto umano, pertanto attingibile in ogni relazione davvero umana.
A cura di: Edda Ducci
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Cosa primaria è che l’educabilità la si percepisca e la si valuti come realtà presente nel soggetto che la indaga, presente in lui e in ogni soggetto umano, pertanto attingibile in ogni relazione davvero umana. È colta, dunque, realiter nel momento vivo della relazione all’altro. E quanto più la relazione attinge i punti alti dell’umano, tanto più l’educabilità svela il suo mistero. Proprio il legame tra educabilità e paideia (privilegiando di questa il senso che rimanda al nutrimento) fa sì che la paideia non sia mai descrivibile in modo concluso, pur avendo un ampio spazio in cui esprimersi, perché il nesso educabilità-suo nutrimento importa la fedeltà all’essere da parte del filosofo dell’educazione, l’attenzione alle situazioni attuali e inattuali, e la resistenza al fastidio che il senso d’incompiutezza porta con sé.
Peso | 0.35 kg |
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Dimensioni | 1.1 × 15 × 24 cm |
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