Europa 2012. Stanchi e invecchiati, gli europei fronteggiano la peggiore crisi dopo il ‘29 e le guerre mondiali. Miasmi sociali liberati dalla fine del fordismo resuscitano i peggiori fantasmi dei sensi di colpa europei: esclusivismo, discriminazione, xenofobia, razzismo violento.
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Descrizione
Europa 2012. Stanchi e invecchiati, gli europei fronteggiano la peggiore crisi dopo il ‘29 e le guerre mondiali. Miasmi sociali liberati dalla fine del fordismo resuscitano i peggiori fantasmi dei sensi di colpa europei: esclusivismo, discriminazione, xenofobia, razzismo violento. Nel frattempo, un terzo degli europei si avvia a essere sostituito da immigrati, nel giro di 40 anni. La tecnica didattica ha già chiari i modi per affrontare i problemi posti alle nostre scuole dalla presenza di immigrati. Ma come si spiega la difficoltà a tradurre quelle tecniche in politiche e dispositivi giuridici adeguati? Perché nessun sistema pare praticare quei principi adeguatamente? E poi, come prendere quelle decisioni che implicano scelte etiche? Perché non si investe, attraverso gli immigrati, sul nostro futuro? La riflessione spinge a inseguire, dovunque siano, le tracce di un’educazione che sappia coniugare il futuro, come tempo verbale e come immaginazione politica. Sfuggendo alle sabbie mobili politicamente corrette dell’intercultura, ma guadagnando una dimensione antica e sempre nuova: l’educazione morale coniugata con il futuro.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.4 kg |
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Dimensioni | 1.6 × 15 × 24 cm |
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