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Il ruolo della scuola oggi tra istruzione e formazione

La scuola sta attraversando un periodo di grosso disorientamento perché molti punti che le fungevano da sicuri parametri di riferimento sono stati fortemente erosi se non del tutto abbattuti. Ciò comporta porsi una serie di domande, le cui risposte permettano di segnare una pista meno incerta per un cammino meno carico di ambiguità per la scuola stessa.

Alcune domande, tra le tante possibili, possono essere avanzate come esempio:

  1. La scuola è un luogo centrale di educazione o solo un luogo di formazione professionale visto che l’educazione è un percorso ben più vario di quello proposto dai rigidi programmi tradizionali?
  2. Qual è il posto dell’istruzione nella scuola e se vi ha un posto è possibile distinguerla dall’educazione? E qual è il ruolo della formazione?
  3. Quale significato preciso si deve dare ai termini educazione, formazione, istruzione e scuola?
  4. Si tratta di concetti alternativi o necessariamente complementari nel complesso cammino della crescita dell’individuo? E perché?
  5. Qual è il rapporto della scuola con le altre istituzioni come, per esempio, la famiglia che, indubbiamente sta rapidamente assumendo forme diverse, con il mondo del lavoro sempre più dominato dall’incertezza e, alla fine, oggetto di ansia se non di trauma per tutti i giovani che si impegnano nella scuola per prepararsi a un lavoro?
  6. La scuola in che modo può essere vista come preparatrice ad un lavoro?
  7. Ogni lavoro, allora, dovrebbe avere una scuola ad hoc, oppure sarebbe necessario pensare ad una scuola unificata, in tutti i suoi rami?
  8. La scuola dovrebbe essere gestita dallo Stato o lasciata nelle mani e nella volontà di chi ha le possibilità di organizzarla, intendendo che essa sia solo un affare privato? Oppure un sistema misto?
  9. L’insegnante è un intellettuale o un esecutore più o meno efficiente dei programmi? Come si qualifica la sua operatività?
  10. L’insegnante in che modo può entrare in una possibile riforma della scuola?

Sono solo alcune delle domande urgenti che possono essere formulata e molte altre ancora possono essere poste, ovviamente anche in forme diverse; quelle suggerite mettono in evidenza problemi ineludibili della scuola, ai quali la Rivista intende dare una qualche argomentata risposta con l’aiuto di coloro che, studiosi dell’intricato e intrigante processo educativo, vorranno partecipare alla riflessione sul tema proposto.

Pertanto, “Ricerche Pedagogiche”, con la presente Call for Papers, invita ricercatori e studiosi a prendere in considerazione un tema cruciale sia per la più generale riflessione sull’educazione (in ogni sua declinazione: teorica, epistemologica, storica), sia nell’attuale congiuntura sociale, politica ed economica, nella quale, come per lo più accade in epoca di crisi, la scuola è oggetto di restrizioni, attacchi e limitazioni.

Scuola, istruzione e formazione sono i tre termini scelti non a caso dalla redazione della Rivista, in quanto sono, ed a ragione, tre parole chiave in grado di presentare e rappresentare i pilastri della costruzione educativa di un sistema formativo e della politica scolastica di un Paese.

Attendiamo, pertanto, saggi sui seguenti temi:

  1. Scuola come luogo privilegiato dell’educazione;
  2. Scuola e politica scolastica italiana;
  3. Educazione e formazione professionale;
  4. Enti locali e formazione professionale;
  5. Sistema formativo integrato;
  6. Scuola e educazione degli adulti;
  7. Ruolo degli insegnanti;
  8. Scuola e nuove tecnologie;
  9. Rapporto tra scuola ed extrascuola.

Sollecitiamo, pertanto, l’invio da parte di studiosi e ricercatori dei settori disciplinari attinenti alla Storia dell’educazione e della scuola, alla Pedagogia generale, all’Educazione degli Adulti e alla Didattica ad inviare un loro abstract inerente uno degli ambiti tematici suggeriti o con essi coerente.

Gli interessati devono inviare la loro proposta a: giovanni.genovesi@unife.it; luciana.bellatalla@unife.it; elena.marescotti@unife.it, allegando un file, in formato Word, ove siano indicati:

  1. titolo dell’articolo proposto;
  2. cinque parole chiave;
  3. un abstract di 500 parole;
  4. il nome e cognome del proponente;
  5. l’indirizzo e-mail per le comunicazioni;
  6. l’eventuale affiliazione ad università o altro ente di ricerca.
La scadenza per la presentazione degli abstract è fissata al giorno 1 settembre 2018. La redazione della Rivista procederà alla valutazione delle proposte pervenute e ne comunicherà gli esiti ai proponenti entro il giorno 1 ottobre 2018.